Gli ottanta nomadi lasciarono Salussola per stabilirsi nell’alta Valle dell’Elvo

denti leone

La carovana lasciò Salussola e il terreno di regione Mandria fu restituito alla proprietaria

Salussola 19 marzo 2012 – Gli ottanta nomadi lasciarono Salussola per stabilirsi nell’Alta Valle Elvo. Un sospiro di sollievo per l’Amministrazione Comunale di Salussola. Dopo alcuni giorni dalla data ultima di sgombero, i nomadi lasciarono Salussola per stabilirsi in uno slargo della strada provinciale Graglia-Netro.
 Di seguito l’ultimo articolo apparso su questo caso sul giornale La Stampa. [redazione/salussola]
” Gli 80 nomadi hanno lasciato Salussola per stabilirsi nell’alta Valle dell’Elvo Alla loro vicenda (trovare dove fermarsi) s’interessa la Regione. Gli 80 nomadi hanno lasciato Salussola per stabilirsi nell’alta Valle dell’Elvo La nuova residenza è lungo la provinciale al confine fra i Comuni di Netro e Graglia . — L’ottantina di i nomadi della carovana hanno lasciato Salussola per raggiungere una località isolata dell’alta valle dell’Elvo. E’ ancora una sistemazione provvisoria, in attesa che venga risolto radicalmente il loro problema, originato dal proposito di insediarsi stabilmente in una zona adatta. Se ne sta interessando anche la Regione e intanto seguono con sensibilità sociale le loro nuove vicende i sindaci di Netro e di Graglia: i nomadi sostano infatti in un punto al confine fra i due Comuni, E’ stata scelta un’ansa fuori uso della strada provinciale, sul bordo di una ripa scoscesa. Gli abitanti di un cascinale situato a poca distanza hanno loro concesso di allacciarsi alla rete dell’acqua potabile. A Salussola, come è noto, i nomadi avevano acquistato circa un mese fa un appezzamento di terreno in località Mandria. Nel contratto era indicato chiaramente che il terreno è sottoposto a un vincolo idrogeologico, ma il termine non ha detto praticamente nulla. Il capo della «carovana» si è reso conto dell’esatto significato quando era ormai troppo tardi. L’appezzamento è inoltre situato in una zona agricola, soggetta a notevoli limiti in campo edilizio. La questione ha potuto essere risolta amichevolmente. La proprietaria del terreno ha restituito il denaro ai nomadi, che hanno appunto lasciato libero l’appezzamento. Già l’altra mattina le prime roulottes sono partite per la valle dell’Elvo (la «carovana» era composta da una trentina di veicoli). In serata il campo era tornato deserto. «Qualcuno, fra gli abitanti dei nostri paesi — hanno detto concordemente i sindaci di Netro e Graglia —, non ha nascosto il disappunto per l’arrivo dei nomadi, ma nel complesso la gente si rende conto che non è il caso di drammatizzare. Ci risulta tra l’altro che a Salussola si sono comportati in modo ineccepibile: se faranno altrettanto da noi, nessuno potrà criticare l’ospitalità che concediamo loro quali cittadini con gli stessi diritti degli altri. Gli stessi nomadi, del resto, si rendono conto che nella zona non c’è la possibilità di porre termine al loro peregrinare e stanno cercando appunto il luogo adatto». Il capo nomade ha a disposizione una ventina di milioni, ma prima di acquistare un altro terreno ci penserà due volte prima “. (14.03.1982) LaStampa – numero 56

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di Claudio Circolari; Blogger, Storico Locale, Fotografo Amatoriale; Collaboratore Parrocchiale; Volontario Sociale: Tutto a titolo gratuito, senza scopi di lucro, ma solo per fini sociali

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