Domenica sui sentieri della collina Salussolese con il Museo Laboratorio dell’Oro e della Pietra
Salussola 14 giugno 2012 – Domenica sui sentieri della collina Salussolese con il Museo Laboratorio dell’Oro e della Pietra. L’A.V.P.S. ossia l’associazione che gestisce il Museo Laboratorio dell’Oro e della Pietra di Salussola, propone per domenica 17 giugno la seconda escursione di stagione lungo i sentieri
e i luoghi della collina Salussolese e i suoi dintorni. Il ritrovo è previsto sui piazzali del belvedere panoramico, nei pressi del Municipio di Salussola, per partire in direzione di Prelle e San Secondo. Gli organizzatori hanno chiamato quest’ escursione ” Il sentiero delle processioni campestri”. Partendo dal Monte, appena dopo il bivio dove sorge l’oratorio di San Grato fuori le mura, si imbocca il sentiero del Mazzucco, una vecchia strada medievale che portava a Prelle, Zimone e Cerrione. Tra boschi e lussureggiante vegetazione, lasciando a sinistra le cascine di Riunci, si arriva alla cascina del Lajasso dove il percorso condurrà a un’edicola votiva, con quattro figure di Santi ormai consunti dal tempo e dall’uomo, chiamata Madonnina della Croce del Lajasso. Lasciata l’ampia e verde radura a forma di catino, è quasi prossima la borgata di Prelle. Prelle borgata rurale e quasi incontaminata, dove si potrà notare particolari di edifici sei-settecenteschi, oltre a due pitture da cortile, l’una con la Madonna di Oropa e l’altra con una Madonna con alla destra il Bambino e a sinistra una rosa. Da vedere anche un vecchio torchio da uva, i resti di un forno consortile e le due fontane dei cortili che zampillano fresche acque di sorgiva. Lasciata Prelle ci si dirige verso il Casetto, nei pressi c’è una delle molteplici prese d’acqua del vecchio acquedotto comunale, ora in disuso, e che alimenta il corso del rio Biecchio. Il Carengo, vecchia dimora dei frati domenicani che qui solevano passare le estati, famosa per tre croci, le tre croci del Carengo, issate su altrettante alture in mezzo alle vigne. Croci rinvenute e custodite all’interno della cascina, ma mai rimesse al loro posto primitivo. Dal Carengo alla Ca’ Bianca il percorso è breve, l’enome edificio bianco si può scorgere solo dall’esterno, anche qui la residenza pre napoleonica era quella di religiosi. Appena sotto c’è la frazione di San Secondo con la chiesa dedicata al martire tebeo, e poco lontano un rudere di un edificio costruito alla romana. A meno di un chilometro, sulla provinciale Salussola-Dorzano, qui è Comune di Dorzano, è possibile vedere le fondamenta di una delle chiese dedicate a San Secondo a Vittimulo. [claudio circolari/salussola]
e i luoghi della collina Salussolese e i suoi dintorni. Il ritrovo è previsto sui piazzali del belvedere panoramico, nei pressi del Municipio di Salussola, per partire in direzione di Prelle e San Secondo. Gli organizzatori hanno chiamato quest’ escursione ” Il sentiero delle processioni campestri”. Partendo dal Monte, appena dopo il bivio dove sorge l’oratorio di San Grato fuori le mura, si imbocca il sentiero del Mazzucco, una vecchia strada medievale che portava a Prelle, Zimone e Cerrione. Tra boschi e lussureggiante vegetazione, lasciando a sinistra le cascine di Riunci, si arriva alla cascina del Lajasso dove il percorso condurrà a un’edicola votiva, con quattro figure di Santi ormai consunti dal tempo e dall’uomo, chiamata Madonnina della Croce del Lajasso. Lasciata l’ampia e verde radura a forma di catino, è quasi prossima la borgata di Prelle. Prelle borgata rurale e quasi incontaminata, dove si potrà notare particolari di edifici sei-settecenteschi, oltre a due pitture da cortile, l’una con la Madonna di Oropa e l’altra con una Madonna con alla destra il Bambino e a sinistra una rosa. Da vedere anche un vecchio torchio da uva, i resti di un forno consortile e le due fontane dei cortili che zampillano fresche acque di sorgiva. Lasciata Prelle ci si dirige verso il Casetto, nei pressi c’è una delle molteplici prese d’acqua del vecchio acquedotto comunale, ora in disuso, e che alimenta il corso del rio Biecchio. Il Carengo, vecchia dimora dei frati domenicani che qui solevano passare le estati, famosa per tre croci, le tre croci del Carengo, issate su altrettante alture in mezzo alle vigne. Croci rinvenute e custodite all’interno della cascina, ma mai rimesse al loro posto primitivo. Dal Carengo alla Ca’ Bianca il percorso è breve, l’enome edificio bianco si può scorgere solo dall’esterno, anche qui la residenza pre napoleonica era quella di religiosi. Appena sotto c’è la frazione di San Secondo con la chiesa dedicata al martire tebeo, e poco lontano un rudere di un edificio costruito alla romana. A meno di un chilometro, sulla provinciale Salussola-Dorzano, qui è Comune di Dorzano, è possibile vedere le fondamenta di una delle chiese dedicate a San Secondo a Vittimulo. [claudio circolari/salussola]
Il percorso: Salussola Monte, Oratorio di San Grato, Via del Mazzucco, Madonnina della Croce del Lajasso, Prelle, Via delle Croci del Carengo, Ca’ Bianca, San Secondo, Salussola
Dislivello modesto
Tempo di percorrenza circa 3 ore e 30minuti
Percorso facile e ad anello
Lunghezza di circa 10 chilometri
Ritrovo alle ore 8 nel parcheggio e nei pressi del Municipio di Salussola