Domenica Salussola ricorda il centenario della nascita di don Francesco Cabrio
Nacque a Salussola il 4 gennaio 1913
Salussola 18 settembre 2013 – Domenica Salussola ricorda il centenario della nascita di don Francesco Cabrio. Don Fracesco Maria Cabrio, di nascita Salussolese, morì il 15 novembre 1944 durante alcuni eventi bellici presso Torrazzo. Nacque da Giovanni e Teresa Macchieraldo, presso la cascina San Pietro, il 4 gennaio 1913. Domenica 22 settembre, il paese natale lo ricorderà con una commemorazione nel centenario della nascita. La commemorazione inizierà con la Santa Messa delle ore 10.00 nella chiesa in cui fu battezzato, comunicato e cresimato, e dove celebrò una delle sue prime Messe, la chiesa di Santa Maria Assunta. L’evento sarà suggellato dalla posa di una targa sulla facciata della scuola media a lui dedicata nel 1988, a cui seguirà la commemorazione sul sagrato della chiesa. Gli studenti della scuola media saranno partecipi dell’evento, mentre le orazioni ufficiali saranno quelle del parroco don Lodovico De Bernardi, del canonico mons. Aldo Garella e del sindaco Carlo Cabrio. Era un giovedì e quella mattina si sentiva spararare verso la strada provinciale. I soldati repubbichini si fermarono presso la cascina detta della Bonifica a Torrazzo, dove da 37 giorni don Cabrio era parroco. I soldati catturarono due giovani e due uomini. Don Cabrio andò verso la cascina, che distava oltre due chilometri dalla casa parrocchiale di Torrazzo, con l’intenzione di salvare i catturati e portare conforto religioso ai feriti e ai moribondi. Insisté per essere ricevuto e ascoltato dal comandante, ma invano, e allora avvilito si avviò di ritorno verso il paese. Arrivato al bivio, si fermò per salutare da lontano i quattro catturati che ricambiarono con la mano, ma il tenente repubblichino Del Corto gli sparò. Don Cabrio cadde a terra ferito, morì solo e dissanguato, erano le 14.30 del 15 novembre 1944. All’ufficiale medico, testimone dell’assassinio, fu vietato di portare soccorso, e portò in paese la notizia solo qualche ora dopo. Alcune donne andarono a prendere il corpo del sacerdote crivellato di colpi. Lo adagiarono su una scala a pioli e lo portarono nella casa parrocchiale. Dopo due giorni si svolsero i funerali, e la salma fu tumulata nel cimitero urbano di Salussola dove si trova tuttora.