Sono arrivati fin dalla Val Vigezzo per ricordare l’eccidio di Salussola del 1945 | FOTOGALLERIA |
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ricorreva il 70°anniversario dell’avvenimento
Salussola 9 marzo 2015 – Sono arrivati fin dalla Val Vigezzo per ricordare l’eccidio di Salussola del 1945. Sono giunti fin dalle Val Vigezzo per commemorare i tragici eventi avvenuti a Salussola tra l’8 e il 9 marzo 1945. Una delegazione con a capo il sindaco di Re, che a Salussola non era mai venuto, è stata ieri a Salussola. E ieri Salussola ha ricordato l’eccidio dei 20 partigiani, che forti di ideali di libertà, dopo essere stati catturati dalle milizie repubblichine, vennero rinchiusi, torturati, seviziati e messi al muro, e fucilati come banditi. Tra di loro c’era Sergio Canuto Rosa detto ” Pittore “, era il 21esimo partigiano, ma questi, avendo avuto la meglio nei confronti di chi cercò di fermarlo, ruzzolò lungo la ripa che degrada verso il torrente Elvo e si salvò, e così poté testimoniarne i fatti. La mattina di ieri, è stata imperniata sulla testimonianza di Pittore, un testamento che ora è storia, rilasciato nel 2005 a seguito di una intervista impressa in un DVD. Lui ora è defunto, ma quella testimianza visiva e sonora rimarrà nella storia per i posteri. Una libertà che non ci è stata donata per sempre, e che è sempre in bilico, ha detto il sindaco di Biella, oratore ufficiale, che bisogna sempre riconquistare e vigilare, perchè non venga meno. La giornata sotto il profilo meteo è stata freddina, ma abbastanza soleggiata, con una discreta partecipazione di delegazioni, autorità, associazioni e una trentina di sindaci. Con letture di poesie e scritti, c’erano alcuni alunni e ragazzi in rappresentanza delle scuole del paese. Tra i presenti i carabinieri della stazione di Salussola con il comandante Piras, il viceprefetto Patrizia Bianchetto, il sindaco di Biella Marco Cavicchioli, il presidente della Provincia Emanuele Ramella Pralungo, il deputato Roberto Simonetti, e rappresentanti dell’Anpi Provinciale, della Vallesessera e della Valsesia. La celebrazione religiosa di suffragio, è stata presieduta da don Massimo Minola con l’aiuto del parroco don Lodovico De Bernardi.
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