La gardenia per la ricerca AISM ieri in vendita Vigellio.
Salussola 5 marzo 2017 – (santa Foca) – La gardenia per la ricerca AISM ieri ( sabato 4 marzo 2017) in vendita Vigellio. Grazie alla volontaria Laura, anche Salussola ha dato il suo piccolo contributo alla ricerca per la sclerosi multipla.
Le piantine di gardenia sono state poste in vendita davanti alla chiesa di frazione Vigellio, e il ricavato sarà devoluto all’AISM. La sclerosi multipla colpisce di più le donne, ma non si ferma lì. Si intrufola dappertutto, nella vita quotidiana e anche negli affetti. Per questo l’appello di Gaia Tortora, giornalista da anni al nostro fianco per la Gardenia di AISM, è rivolto alla donne, ma non solo: «Per la Gardenia di AISM l’appello non lo faccio solo alle donne con sclerosi multipla. Loro hanno sicuramente la forza e la consapevolezza per affrontare le difficoltà. Anche perché le donne con SM che ho conosciuto avanzano ogni giorno a testa alta, con coraggio e ironia, riuscendo a sorridere senza negare il dolore. L’appello lo faccio soprattutto a chi sta accanto a una persona con una malattia cronica come la SM. Essere uomini o donne non credo faccia differenza: è sempre difficile sostenere una persona che spesso vede ridursi le proprie capacità di autonomia giorno dopo giorno. E in questo caso mi sento di dire di non scappare. Si possono trovare soluzioni. Continuate a guardare i vostri partner con gli stessi occhi di quando stavano bene. Aiutateli. Andare avanti, si può, insieme».
Le piantine di gardenia sono state poste in vendita davanti alla chiesa di frazione Vigellio, e il ricavato sarà devoluto all’AISM. La sclerosi multipla colpisce di più le donne, ma non si ferma lì. Si intrufola dappertutto, nella vita quotidiana e anche negli affetti. Per questo l’appello di Gaia Tortora, giornalista da anni al nostro fianco per la Gardenia di AISM, è rivolto alla donne, ma non solo: «Per la Gardenia di AISM l’appello non lo faccio solo alle donne con sclerosi multipla. Loro hanno sicuramente la forza e la consapevolezza per affrontare le difficoltà. Anche perché le donne con SM che ho conosciuto avanzano ogni giorno a testa alta, con coraggio e ironia, riuscendo a sorridere senza negare il dolore. L’appello lo faccio soprattutto a chi sta accanto a una persona con una malattia cronica come la SM. Essere uomini o donne non credo faccia differenza: è sempre difficile sostenere una persona che spesso vede ridursi le proprie capacità di autonomia giorno dopo giorno. E in questo caso mi sento di dire di non scappare. Si possono trovare soluzioni. Continuate a guardare i vostri partner con gli stessi occhi di quando stavano bene. Aiutateli. Andare avanti, si può, insieme».
www.aism.it
redazione[at]salussola.net