La nuova toponomastica: Via Giovanni Vialardi

via g vialardiSalussola 21 luglio 2017 – La nuova toponomastica: Via Giovanni Vialardi. Via Giovanni Vialardi a regime andrà a sostituire Via Capoluogo. La via si dirama dall’incrocio con Via Zimone fino all’incrocio con Via Roppolo, nella frazione di San Secondo. Ma chi era Giovanni Vialardi per meritarsi il nome di una via Salussolese. L’ Archivio Parrocchiale ci informa che Giovanni Vialardi nacque a Salussola l’8 febbraio 1804 da Giovanni Battista Vialardi di Sandigliano e Margherita Maffeo di Borriana. I documenti non indicano ne la via e neppure il numero civico, e nemmeno gli archivi comunali ne fanno cenno, ma secondo il dr. Giovanni Platini, cultore di storia Salussolese, la casa natale del Vialardi doveva trovarsi all’altezza del non più esistente vespasiano di Via Roma. Nel 1824, appena ventenne è ammesso, quale aiutante di cucina della Real Casa Savoia, al servizio del principe Carlo Alberto, re nel 1831, con uno stipendio annuo di 960 lire. Nel Regio Biglietto con cui il re gratificò il Vialardi c’è scritto: « L’esattezza e la fedeltà con cui Giovanni Vialardi ammesso nel 1824 al Nostro Servizio attende al disimpegno dei propri doveri ha incontrato il Nostro gradimento, di cui ci siamo disposti a dargliene un contrassegno con stabilirlo aiutante di cucina della Reale Nostra Casa coll’anno stipendio di lire novecento sessanta ». Il 23 gennaio 1831 sposa nel duomo di Torino Giacinta Davico di Chivasso, ma originaria di Brusasco, dal matrimonio nascono sette figli. Il Vialardi prende residenza a Torino in Contrada delle Scuderie Reali al n. 12, mentre era abituale durante i mesi estivi risiedere a Brusasco nella vecchia casa dei Davico. Il 6 novembre 1831 nasce Bernardo, il 31 ottobre 1832 Anna Maria, il 22 febbraio 1834 Gaspare, il 9 settembre 1835 Maria Maddalena, il 22 luglio 1837 Casimiro, il 27 gennaio 1840 Maria Anna e il 2 aprile 1849 Napoleone. Nel 1845 diventa aiutante capo, nel 1847 è capo insieme a Domenico Gromont, per ritornare aiutante capo cuoco e pasticcere nel 1848 e nel 1853 dopo trent’anni di lavoro va in pensione. Nel 1854 viene dato alle stampe il suo ” Trattato di cucina, Pasticceria moderna, Credenza e relativa Confettureria ” arricchito di 300 disegni eseguiti dall’autore e contenente circa 2000 minuziose ricette in cui si utilizzano per la prima volta pesi e misure espressi con il sistema metrico decimale. Nel 1864 dà alle stampe la Cucina Borghese. Giovanni Vialardi morì a Brusasco (Torino), 68 enne, il 29 agosto 1872.

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di Claudio Circolari; Blogger, Storico Locale, Fotografo Amatoriale; Collaboratore Parrocchiale; Volontario Sociale: Tutto a titolo gratuito, senza scopi di lucro, ma solo per fini sociali

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