La nuova toponomastica: Via cavalier Silvio Sardi
NOTIZIE – STORIA e COSTUME
Salussola 22 luglio 2017 – La nuova toponomastica: Via cavalier Silvio Sardi. Ai più giovani il nome di Silvio Sardi dirà poco o nulla, ma è la persona che portò il metano a Salussola e ne fu anche il sindaco. La via che il Comune di Salussola gli ha dedicato è in frazione San Secondo, è una laterale di Via Dorzano, che fino ad ora portava lo stesso nome. La nuova via si dirama da Via Dorzano, rasenta l’entrata ufficiale di Villa Ca’ Bianca, proprietà della famiglia Sardi, fino alla proprietà Piancone, ai limiti del bosco e della collina. Ma veniamo, sommariamente, a vedere chi era e che cosa ha fatto il cavalier Silvio Sardi. Silvio Sardi nasce a Cernusco sul Naviglio (Milano) il 29 maggio 1912 da Giuseppe ed Enrichetta Erbori, in nome dei quali, con l’inaugurazione del 6 maggio 1962, dona il salone dell’asilo infantile san Domenico Savio di Salussola. Pioniere fondatore dell’industria della distribuzione del gas naturale in Italia, dopo la guerra trascorsa da partigiano, insieme ad altri imprenditori, costruì le prime reti di distribuzione del gas metano nella pianura padana. Nei primi anni del 1960 acquista in località Brianco uno stabilimento laterizio, ne incrementa la produzione ed assume manodopera locale. Eletto sindaco del Comune di Salussola il 20 novembre 1960, tenne la carica fino al 5 luglio 1975. Il 2 giugno 1962 è insignito del titolo di Cavaliere, per particolari benemerenze, dal presidente della Repubblica Antonio Segni. Forte delle sue esperienze metanifere, da Eni allora guidata da Enrico Mattei, ottiene più concessioni per la distribuzione del gas metano e costruisce una rete di distribuzione. Nel Comune di Salussola, che ebbe realizzato tra i principali Comuni del Biellese, la prima rete del gas, impianta una delle sue sedi periferiche, assume tecnici e manodopera locale, avviando un piccolo rinnovamento sociale ed economico. Nel 1973, sotto il mandato di sindaco di Salussola, avvenne l’acquisto di casa Rosazza, che in seguito diverrà la sede delle scuole elementari. A Salussola, oltre alle attività laterizie e metanifere, allargò la sfera nei settori edile, immobiliare, e nell’agricoltura. E’ sua l’dea, solo in parte realizzata, di un nuovo villaggio formato di villette, scuola e chiesa in località Brianco. A Salussola risiedette alla Villa Ca’ Bianca, sua proprietà. Morì a Mazzè (Torino) il 4 marzo 1984. Le sue spoglie riposano nella cappella di famiglia, nel cimitero frazionale di San Secondo di Salussola.
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