Si ferma a Prelle per il pranzo la carovana dello Slowland Piemonte oggi sui sentieri della collina

116 1616 IMGSalussola 9 febbraio 2020 – Si ferma a Prelle per il pranzo la carovana dello Slowland Piemonte oggi sui sentieri della collina. Prelle bel borgo contadino, poco rimaneggiato, sarà il punto sosta pranzo per i partecipanti della passeggiata odierna provenienti da Roppolo. Prelle è ubicato nel Comune di Salussola, e sorge in una tranquilla vallata sulle pendici delle dorsali minori della collina morenica della Serra, circondato da fitti boschi e terrazzamenti coltivati a vigna. Conta poche case ed un esiguo numero di abitanti, che sono solo una decina, tra quelli che vi  abitano stanzialmente e quelli che usano la casa per il fine settimana. I fondatori di questo immenso cascinale dovevano appartenere ad una numerosa famiglia patriarcale, i Bosco, a quanto è dato a sapere dai più longevi abitanti del posto. Questa è una terra collinare boschiva, con sorgive e polle d’acqua, con prati e vigne che danno un corposo rosso ” di Prelle ” e, in parte minore, un più famoso Erbaluce. L’attuale via d’accesso, la S.P. 415 Salussola – Zimone, è databile ai primi decenni del 1900, prima c’erano solo dei sentieri come quello dei Mazzucchi, che ancora oggi rasenta il borgo. La strada campestre dei Mazzucchi era il percorso medievale, che partendo dalla cinta muraria del borgo di Salussola si addentrava tra i boschi per proseguire per Zimone e Cerrione, da cui si diramavano i collegamenti con i cascinali di Riunci, Lajasso, Montalbrino, Cibolla e Carengo. Tra i vecchi edifici del borgo spiccano le stalle e i fienili, ammirevoli costruzioni dalle forme architettoniche che noi profani siamo usi vedere solo nelle vecchie dimore padronali. Quella era la vera ricchezza della povera gente, che costruiva le stalle come fossero delle dimore. La strada che l’attraversa ha il fondo in ciottolato e due piccole rue che danno sugli altri cortili. I due cortili, hanno ognuno una fonte, dove l’acqua scorre incessante, e ognuno con un’ effige di una Madonna, l’una dai contorni incerti e l’altra da poco restaurata. L’una è l’effige della Madonna d’Oropa e l’altra è quella della Madonna del Carmine, con scapolare e una rosa rossa. Un vecchio abitante racconta che in tempi passati, quando il tempo volgeva al brutto e prometteva la grandine, le donne si soffermavano a pregare davanti a quell’effige. Se si volge lo sguardo verso l’alto, qui dove il nuovo non ha ancora preso piede, è ancora possibile vedere dei semplici balconi di legno, dove i contadini mettevano ad essiccare le pannocchie e le granaglie. La zona è ricca di sentieri che si inoltrano nei boschi, tra castagni, carpini, querce e gaggie.  Si praticano la raccolta dei funghi (con autorizz. provinciale), delle castagne, il trekking, la mountain bike e le escursioni a cavallo. Qui fino agli inizi del 1900, i lupi erano in agguato e pronti ad azzannare bambini, bovini ed ovini al pascolo, ora ci sono scoiattoli e volpi, e scorazzano i cinghiali, che hanno trovato habitat dallo spopolamento della collina. Da segnalare un  tipico cascinale  con l’arco d’accesso carraio in mattoni, i capitelli ed i cardini in pietra dell’antico portone, con la tecnica del ” cardine bucato ” in pietra risalente al ‘600 – ‘700; le  feritoie  della stalla disposte in senso obliquo con  funzione di camera  d’aria; nei  cortili  le  fontane, ed un torchio che serviva tutta la comunità; uno sportello in ferro, quello che è rimasto del forno a legna comune datato 1858;  e vicino al lavatoio, in disuso, i resti della settecentesca condotta d’acqua “ bornello “,  che portava l’acqua dal Casetto, lungo il sentiero dei Mazzuccchi, al borgo di Salussola. A qualche decina di metri dal borgo di Prelle, al centro di un prato (privato) di fronte all’area pic-nic, si erge maestoso un castagno secolare chiamato ” il castagno delle streghe “, è il castagno più vecchio del Comune  e misura mt. 4,6 di circonferenza. Oltre la cascina Vercellina, con direzione Zimone, su una dorsale collinare, e tra i boschi, si erge il masso erratico dalle magiche e misteriose leggende popolari detto la Pera Pichera.L’Area Pic-nic – L’area pic-nic o di sosta è situata a 360 mt. d’altezza su una proprietà comunale, lungo il sentiero e pista ciclabile Prelle – Lago di Viverone e a lato della S.P. 415 Salussola – Zimone.

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di Claudio Circolari; Blogger, Storico Locale, Fotografo Amatoriale; Collaboratore Parrocchiale; Volontario Sociale: Tutto a titolo gratuito, senza scopi di lucro, ma solo per fini sociali