La storia dei tre cimiteri di Vigellio
La storia dei tre cimiteri di Vigellio – I primo cimitero di Vigellio fu consacrato dal vescovo Monsignor Goria nel 1637, solo per seppellire i morti, che a causa delle piene dell’Elvo non si potevano trasportare in quello di Salussola Monte. In quegli anni il cimitero venne profanato, ma non sappiamo se per spargimento di sangue o per altro atto criminoso, di conseguenza venne nuovamente benedetto durante la Visita Pastorale de 1667, nella quale si rinnovò l’ordine che in esso fossero sepolti i defunti del cantone, soltanto quando le piene dell’Elvo impedivano il trasporto dei cadaveri al cimitero della collegiata di Salussola. Nei decreti di questa stessa visita s’imponeva che “ il cemetero si tenga ben serrato attorno, et alle due entrate si facino le sue grate di legno col cavo sotto che le bestie non vi possino entrare “. Nel 1670 l’ordine non era ancora stato eseguito e il cimitero venne colpito da interdetto. Intanto si era pure pensato di trasportare il cimitero in un’altra località, perché fino allora occupava la piccola piazza davanti la facciata della chiesa. Le pratiche di questo trasporto sono registrate negli anni 1791-92, e trovò sistemazione in un terreno distante duecento passi dalla chiesa, e fu benedetto il 27 giugno 1793. Il primitivo cimitero fu conservato, per rispettare i defunti qui sepolti fino al 1840, quando la piazza ricevette una sistemazione, con gradini in pietra, eseguiti dallo scalpellino Rosazza. Dal 1835, il cimitero ricevette l’odierna collocazione.
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