Quando al Brianco c’era la fornace
Salussola 1° luglio 2020 – Curiosità: Quando al Brianco c’era la fornace. Nel 1922 venne costruita in località Brianco di Salussola, dove le terre erano argillose, una fornace per la produzione di mattoni e di tegole. Fu però solo nel 1930 che lo stabilimento venne dotato di impianti moderni per maggiori produzioni. La ditta che eserciva lo stabilimento si chiamava Società Anonima del Brianco. Oltre che a gestire la fornace, era anche proprietaria di una vasta zona incolta e boschiva il cui terreno argilloso era utilizzato come materia prima. La produzione veniva venduta per la maggior parte nel Biellese e solo più tardi, grazie al nodo ferroviario, anche nei mercati del nord Italia. La cronaca degli anni trenta, dalla quale abbiamo attinto queste notizie, diceva che il lavoro non era continuo, oggi diremmo che era un lavoro stagionale, ma limitato al periodo maggio – settembre, con una media di operai e impiegati attorno ai 50. La forza lavoro era per tre quarti del Comune di Salussola ed il rimanente dei paesi limitrofi. Nel periodo che andava da ottobre ad aprile, le persone impiegate erano una decina e la lavorazione molto ridotta e rivolta alla sola cottura del materiale preparato durante la bella stagione. Con l’inizio degli anni del 1960, sotto la direzione della nuova proprietà la produzione ebbe un incremento, ma alla fine del decennio, l’evolversi del mercato, segnò il declino delle lavorazioni. In quegli anni venne smantellato il raccordo ferroviario che era ormai inutilizzato da anni. Nel tempo i capannoni ebbero usi diversi, tra i quali una falegnameria, e in anni recenti deposito di residui lavorativi. La bella ciminiera, nota negli ultimoi anni perché usata da una coppia di cicogne che vi nidificava sulla sommità, è in parte crollata tra il 1997 e il 1998. Gli uffici furono abitati anche dopo la chiusura della fornace; ora tutto il complesso versa in un misero ed ingrato abbandono.
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