Detti e proverbi della tradizione contadina per il giorno di san Giuseppe

san giuseppe

Salussola  – Detti e proverbi della tradizione contadina per il giorno di san Giuseppe. San Giuseppe è il patrono dei bambini, degli orfani, dei padri di famiglia, degli operai, dei falegnami e degli artigiani, delle vocazioni sacerdotali, dei procuratori legali, degli economi, dei profughi, degli esiliati, dei moribondi; è invocato da chi ha malattie agli occhi e da chi ha lasciato oggetti in prestito su pegno. In questa giornata si pota la pianta di rosmarino.
Quand a san Giusèp  la griva canta, a fà n’invern e ‘n aotor apress “. Quando a san Giuseppe il tordo canta, all’inverno ne seguirà un altro. Il melodioso canto del tordo ascoltato il 19 marzo è un brutto segno, poiché segnala che la primavera è ancora lontana.
Se la griva a canta a san Giusèp, a farà n’invern prima e n’aotr apress “. Se il tordo canta a san Giuseppe, farà un inverno prima e un altro appresso; il freddo durerà ancora.
 ” Su cola lì a l’è pasaje san Giusèp “. Su quella ragazza è passato san Giuseppe. Si riferisce alla pialla del santo, che avrebbe lisciato il seno alle donne poco dotate di rotondità.
A san Giusèp furniss la stagion dij purèt “. (porri)
San Giusèp pòrta la marenda ‘nt el fassolet “.

 

19 marzo 20921 – redazionale

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di Claudio Circolari; Blogger, Storico Locale, Fotografo Amatoriale; Collaboratore Parrocchiale; Volontario Sociale: Tutto a titolo gratuito, senza scopi di lucro, ma solo per fini sociali

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