I proverbi contadini di san Giuseppe sono indicatori di primavera?
Salussola – I proverbi contadini di san Giuseppe sono indicatori di primavera?. San Giuseppe è il patrono dei bambini, degli orfani, dei padri di famiglia, degli operai, dei falegnami e degli artigiani, delle vocazioni sacerdotali, dei procuratori legali, degli economi, dei profughi, degli esiliati, dei moribondi; è invocato da chi ha malattie agli occhi e da chi ha lasciato oggetti in prestito su pegno. In questa giornata si pota la pianta di rosmarino e la salvia. Intorno al giorno di san Giuseppe, il 19 marzo, nei secoli sono nati tanti detti o proverbi di saggezza contadina.
” Quand a san Giusèp la griva canta, a fà n’invern e ‘n aotor apress “. Quando a san Giuseppe il tordo canta, all’inverno ne seguirà un altro. Il melodioso canto del tordo ascoltato il 19 marzo è un brutto segno, poiché segnala che la primavera è ancora lontana.
” Se la griva a canta a san Giusèp, a farà n’invern prima e n’aotr apress “. Se il tordo canta a san Giuseppe, farà un inverno prima e un altro appresso; il freddo durerà ancora.
” A san Giusèp furniss la stagion dij purèt “. A san Giuseppe è la stagione dei porri, cioè i porri trapiantati nella tarda estate dovrebbero essere pronti da cogliere.
” San Giusèp pòrta la marenda ‘nt el fassolet “. San Giuseppe porta la merenda nel fazzoletto, cioè si può fare merenda nei prati, farà bel tempo.
19 marzo 2022 – redazione@salussolanews.it