Che effetti ha mangiare zucchero da bambini ed in particolare nei primi 1000 giorni di vita? Lo rivela uno studio
Il saccarosio è un alimento ampiamente utilizzato in cucina: in Europa si consuma prevalentemente zucchero bianco miscelandolo a bevande liquide come il latte, il cappuccino o il caffè oppure utilizzandolo in altre preparazioni come il famoso ‘pane burro e zucchero’. Ciò nonostante occorre consumarlo con moderazione sia per proteggere la salute dei denti sia quella dell’organismo.
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Secondo l’Oms il consumo eccessivo potrebbe infatti essere una delle possibili cause di diverse patologie, dall’obesità ai danni cardiovascolari, dal diabete all’iperglicemia fino alla carie dentaria. Di recente è stata effettuata una ricerca ‘mirata’ riguardante i primi giorni di vita dei bambini ed il consumo di zucchero: scoprendo che cosa succede sia nel caso di un apporto costante che nel caso di un’assunzione limitata. Scopriamo i risultati dello studio.
Consumare poco zucchero nei primi 1000 giorni di vita: quali sono gli effetti
Lo studio in questione è stato effettuato nel Regno Unito andando ad analizzare le conseguenze, dopo la Seconda Guerra Mondiale, del razionamento dello zucchero. I risultati della ricerca sono stati successivamente pubblicati su Science: nello specifico sono state analizzate le abitudini alimentari del periodo compreso tra il 1942 ed il 1953, quando nel Paese venne razionato questo alimento con un’assunzione media di circa 40 grammi al giorno (pari a otto cucchiaini) e confrontando il tutto con il consumo raddoppiato dopo la fine del periodo razionamento, pari a circa 80 grammi al giorno in media.
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“studiare gli effetti a lungo termine dello zucchero aggiunto sulla salute è una sfida. È difficile trovare situazioni in cui le persone sono esposte casualmente a diversi stili nutrizionali nella prima infanzia e li seguono per 50-60 anni” ha spiegato a tal proposito Tadeja Gracner, ricercatrice dell’Università della California che ha lavorato allo studio. Aggiungendo: “La fine del razionamento ci ha fornito un nuovo esperimento naturale per superare questi problemi”.
É emerso che i bambini che durante i primi 1000 giorni hanno sperimentato restrizioni di zucchero hanno mostrato un rischio ridotto di sviluppare in età adulta il diabete di tipo 2 e l’ipertensione. Anche un basso consumo di zucchero da parte della madre prima della nascita del figlio offre già di per sè una riduzione del rischio ma dallo studio è emerso che prolungare la restrizione anche dopo la nascita ne va ad incrementare i benefici Gli autori dello studio hanno dunque usato i dati della UK Biobank per dimostrare l’effetto protettivo del razionamento dello zucchero contro l’insorgenza di tali patologie croniche. Ridurne la quantità potrebbe dunque rappresentare il presupposto per una vita sana.