Siamo tutti abituati al fatto che febbraio abbia solo 28 (o 29) giorni. Ma per quale motivo è così? Scopriamolo
Il mese di febbraio è ‘rinomato’ non solo per le festività di Carnevale con le sfilate dei carri, le stelle filanti, i coriandoli e le maschere ma anche per essere il più corto dell’anno con i suoi 28 (o 29 quando è bisestile) giorni. É considerato un mese di passaggio, di transizione, quello nel quale le giornate sono ancora gelide ma iniziano ad essrci i primi segnali dell’arrivo della primavera con tiepidi raggi di sole e belle giornate.
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Secondo mese dell’anno nel calendario gregoriano, il suo nome deriva da februare, parola latina che significa ‘purificare’. Infatti vi è un legame con i riti di purificazione dell’antica Roma. Quello che in tanti non sanno di questo mese è proprio per quale motivo sia così breve e quando, nello specifico, ne sia stata stabilità la ‘lunghezza’. Scopriamo dunque il motivo che in pochi conoscono.
Perché il mese di febbraio è il più corto dell’anno? I dettagli poco noti
Riti per l’espiazione delle colpe e per avviare nel simbolo della purezza il nuovo anno si compivano nel corso delle celebrazioni dedicate a Plutone e ai defunti note appunto come Februalia, parola di origine latina dalla quale deriva il nome di questo corto mese. Facendo un salto dall’Antica Roma ad oggi, è bene ricordare che il 12 del mese si è verificata la Luna Piena meglio nota come Luna della Neve apparsa accanto a Regolo nella costellazione del Leone; mentre il 28 febbraio è prevista la Luna Nuova, appuntamento imperdibile per gli appassionati di astronomia che potranno ammirarla e perché no fotografarla. Oltre al Carnevale, poi, febbraio si caratterizza per la Candelora, importante ricorrenza celebrata il 2 del mese, giorno che segna la presentazione di Gesù al Tempio.
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Se però vi state domandando per quale motivo Febbraio sia il mese più corto dell’anno ebbene bisogna tornare nuovamente indietro nel tempo all’epoca del primo re di Roma, Romolo. Secondo la leggenda fu lui ad introdurre un primo calendario caratterizzato da soli dieci mesi, ovvero senza gennaio e febbraio. Essi vennero in seguito aggiunti, allo scopo di armonizzare il calendario con il ciclo lunare, da Numa Pompilio. Si ritiene inoltre che in origine i giorni di Febbraio fossero 29: fu Giulio Cesare, seguendo le indicazioni dell’astronomo alessandrino Sosigene, a ridurli a 28. Stando ad alcune versioni relative alla riduzione di un giorno, essa venne fatta allo scopo di fare in modo che la lunghezza del mese di agosto (dedicato all’imperatore Ottaviano Augusto) risultasse uguale a quella di luglio, dedicato invece a Giulio Cesare.