Brutte notizie per tanti proprietari di immobili di Torino. Sono in arrivo multe onerose, scopriamo qual è il motivo e chi deve preoccuparsi.
In Italia ci sono tante questioni da risolvere e fenomeni da arginare di diversa natura. La nostra penisola ha un grande potenziale ma finché si continueranno a commettere sempre gli stessi errori e a non agire in modo efficace per fermare questi fenomeni allarmanti continuerà a rimanere indietro rispetto tanti altri Paesi europei.
Problemi di meritocrazia, di evasione fiscale, di violenza, di occupazione e transizione energetica. Ci fermiamo qua perché già questa lista descrive un quadro preoccupante. Servono interventi strutturali e riforme per arginare i punti deboli del sistema produttivo, lavorativo, giuridico, pensionistico, contabile. Certamente le crisi degli ultimi anni non hanno aiutato e, anzi, sono state fronteggiate nonostante le mille difficoltà ma ciò non toglie che un cambiamento sia necessario per rilanciare una crescita stabile e duratura.
Si parte da piccole iniziative per far incastrare tutti i pezzi del puzzle da ricostruire. Prendiamo ad esempio un problema meno rilevante ma comunque da risolvere, l’alto numero delle case sfitte in tutta Italia e in particolar modo a Torino. Spesso la cronaca locale piemontese sottolinea questo fenomeno dilagante presentandolo come una piaga della società.
Le case possono rimanere sfitte per vari motivi. Alcuni proprietari temono morosità da parte degli inquilini mentre altri hanno paura di eventuali danneggiamenti all’immobile ad opera degli affittuari. In più ci sono diversi vincoli burocratici di cui tener conto che potrebbero portare a dover adeguare l’appartamento prima di metterlo in affitto. Insomma, indipendentemente dal motivo si registra un altissimo numero di case sfitte mentre tante famiglie necessitano di un tetto sopra la testa.
L’emergenza abitativa è una questione sociale spinosa che il Comune di Torino ha pensato di alleggerire con un’iniziativa, Vuoti a rendere. Questa campagna prevede che gli alloggi non utilizzati siano dati alla comunità locale. Molti cittadini si sono dimostrati a favore dell’iniziativa anche perché le case disabitate alimentano il degrado e l’abbandono urbano e in più fanno crescere i casi di occupazione abusiva.
La proposta parte proprio dalla popolazione e prevede che dopo il censimento delle case sfitte presenti nel Comune di Torino vengano chieste spiegazioni ai proprietari riguardo la mancata locazione. Dove sussistesse uno stato di ingiustificato abbandono scatterebbero sanzioni e misure fiscali come IMU e TARI maggiorate. Da sottolineare come verrebbero coinvolti solo i proprietari di cinque immobili o più. Inutile dire come la campagna abbia scatenato polemiche. Ora si attende la decisione della Commissione.
Uno studio ha confermato che passeggiare nella natura può farci stare meglio, soprattutto quando abbiamo…
Trasforma i tuoi mobili usati in una fonte di guadagno: ecco come avere un'entrata extra…
Gli abbonati a Prime Video possono tornare a sorridere, a breve potranno gustarsi una nuova…
Se vuoi avere un giardino invidiabile in primavera non devi perdere tempo e piantare questo…
Non la solita pasta all'uovo, provala in questa variante e sarà tutta un'altra storia: così…
Ad oggi, l'Intelligenza Artificiale entra nel mondo dei sogni, quelli che, come da tradizione ci…