Sì, le macchie di candeggina si possono rimuovere, ma con tecniche ben diverse da quelle che usiamo di solito.
Quante volte ci sarà capitato di maneggiare la candeggina con precisione chirurgica per poi scoprire, immancabilmente, che qualche schizzo è finito nel posto sbagliato? Probabilmente tante. E no, per quanto ci ripromettiamo di fare più attenzione, finché continueremo a usarla, questa situazione si ripresenterà ancora.
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Ma la macchia di candeggina non è una semplice macchia. Puoi usare lo smacchiatore più potente del mondo, ma non cambierà nulla: questa sostanza non sporca, decolora. È un po’ come farsi le meches dal parrucchiere: il prodotto non aggiunge colore, lo rimuove.
Se quindi la candeggina ha portato via il pigmento, l’unico modo per recuperarlo è rimetterlo. Ma non esiste una soluzione universale: bisogna considerare il tipo di tessuto, il tempo che vogliamo investirci e la dimensione della macchia. Con i metodi giusti, però, si possono ottenere risultati più che soddisfacenti.
Come rimuovere le macchie di candeggina dai tessuti
Partiamo dalle basi. Se ci accorgiamo subito del danno, la cosa migliore è immergere il capo in acqua o almeno bagnare la zona con acqua e sapone: in questo modo si rallenta il processo di scolorimento. Alcuni consigliano di aggiungere bicarbonato di sodio, e male non fa, ma la regola d’oro rimane la rapidità: più velocemente si bagna la macchia, più possibilità ci sono di attenuarla. Ma se ormai è tardi? Qui si entra nel vivo.
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Se la macchia è già ben evidente, la prima cosa da fare è lavare il bucato. Una volta asciutto, si può intervenire con un pennarello per tessuti, che resiste ai lavaggi e, se si trova la tonalità giusta, camuffa perfettamente la macchia. Alcuni usano anche il pennarello indelebile.
Se invece la macchia è più estesa, la soluzione migliore potrebbe essere la coloreria. Qui entrano in gioco vari fattori, come la gradazione della macchia e la sua dimensione. Se è molto chiara, c’è il rischio che il colorante prenda in modo diverso rispetto al resto del tessuto. In questi casi, il metodo più efficace è combinare il pennarello con la coloreria: prima si colora la macchia a mano e poi si tinge l’intero capo per uniformare il risultato.
Di solito, questa tecnica combinata è la più sicura, ma per macchie piccole e poco visibili, la coloreria da sola è più che sufficiente. Ancora meglio se si sceglie una tonalità leggermente più scura e si evita di caricare troppo la lavatrice. Unica accortezza? Controllare l’etichetta del colorante, perché non tutti i tessuti lo assorbono allo stesso modo.
Per i bucati più chiari, invece, la situazione si complica. Se il capo è tanto chiaro si può optare per un candeggio completo e poi passare eventualmente un colorante di tonalità chiara per ripristinare il tono. Ma se a scolorirsi sono stati colletti, fantasie e polsini, l’unica soluzione salva capo è quella di colorarli con un pennarello indelebile.