Caos affitti brevi in Piemonte: fino a 8.000 euro da pagare subito

La nuova normativa sugli affitti brevi sembra non essere stata recepita in pieno in Piemonte. Tante strutture rischiano multe fino a 8 mila euro.

Chi ha una locazione turistica o un alloggio che si affitta per meno di 30 giorni di permanenza deve dotarsi di Codice Identificativo Nazionale. un codice di caratteri alfanumerici che permette di identificare digitalmente ogni proprietà.

Dare chiave di casa e soldi
Caos affitti brevi in Piemonte: fino a 8.000 euro da pagare subito (Salussolanews.it)

Da diversi mesi il Codice CIN è obbligatorio per le strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere. Chi non si adegua rischia sanzioni amministrative. Il CIN permette di distinguere le strutture autorizzate e in regola e deve essere esposto nell’annuncio pubblicitario ma anche fuori dalla struttura. In questo modo si tutelano consumatori e operatori turistici. In Piemonte, però, sono ancora tante le strutture con affitti brevi che non si sono adeguate alla normativa del Ministero dell’Interno.

Su circa 25.600 strutture sono in regola poco più di 20.100. Il 21% non ha ancora proceduto con la richiesta del Codice Identificativo. Torino e Cuneo le città con maggior numero di violazioni. Nel capoluogo oltre il 24% delle strutture è inadempiente. Novara, al contrario, si è adeguata velocemente con solo il 13% delle attività senza Codice. Virtuosa anche Biella con 610 CIN rilasciati e il 16% non in regola mentre grave inadempienza si registra anche a Vercelli e ad Alessandria. Ad Asti e Verbano-Cusio-Ossola il 18% delle attività non ha ancora il Codice.

Come richiedere il CIN ed evitare le sanzioni

La sanzione per chi non richiedere ed espone il CIN ha vario importo. Per la mancata esposizione del Codice si rischiano multe da 500 a 5 mila euro mentre se non si richiedere le sanzioni arrivano fino a 8 mila euro. In più si aggiungono altri 6 mila euro di multa per chi non è dotato di estintori e rilevatori obbligatori. Chi ha una struttura con affitto breve, dunque, meglio che chieda il prima possibile il Codice Identificativo Nazionale accedendo alla piattaforma della Banca Dati Nazionale delle Strutture Ricettive e degli Immobili Destinati a Locazione Breve.

Mani sulla tastiera del pc
Come richiedere il CIN ed evitare le sanzioni (Salussolanews.it)

Per effettuare la richiesta bisognerà fare l’accesso al portale utilizzando lo SPID oppure la Carta di Identità Elettronica. I cittadini stranieri possono usare user e password forniti dal Ministero del Turismo. Una volta dentro la piattaforma si visualizzeranno le strutture ricettive associate al codice fiscale dell’utente. Se non si dovessero trovare bisognerà segnalare la struttura mancante. L’iter continua cliccando su “Dettaglio scheda” e fornendo i dati richiesti. In pochi minuti si riceverà una e-mail di notifica dell’avvenuta creazione del CIN. Basta veramente poco per essere in regola con gli affitti brevi ed evitare di pagare 8 mila euro di multa.

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