Arrivato con l’etichetta di profeta del bel calcio e accompagnato da una campagna acquisti faraonica, Thiago Motta ha deluso le aspettative di tutti e potrebbe lasciare la panchina della Juventus già prima della preparazione della prossima stagione.
Lo scorso anno Thiago Motta aveva incantato tutti con il gioco del suo Bologna, portato addirittura e contro ogni previsione alla qualificazione in Champions League. La scorsa stagione sembrava indicare che il tecnico italo-brasiliano era rappresentate più brillante della nouvelle vague dei tecnici nostrani (anche se è stato solo naturalizzato italiano ed è brasiliano a tutti gli effetti), ma il carico di aspettative nei suoi confronti è stato forse eccessivo.

Preso dalla Juventus per avviare un nuovo corso in cui la vecchia guardia veniva sostituita da giovani di talento, Thiago Motta ha faticato a trasmettere la propria idea di calcio al gruppo e spesso è sembrato anche in confusione sulle scelte da prendere sia prima dei match che in corso d’opera.
La prima parte della stagione è stata contrassegnata da un bel calcio ma risultati non esaltanti, nessuna sconfitta ma tanti, troppi pareggi. Il 2025 è cominciato in maniera differente, Thiago ha optato – probabilmente sotto spinta societaria – per il pragmatismo e questo ha portato ad una striscia di risultati utili in campionato e ad una risalita in classifica fino a -6 punti dalla capolista Inter.
Nel mezzo ci sono state l’imbarazzante eliminazione dalla Champions contro il PSV Eindhoven e quella addirittura umiliante contro un Empoli con un piede in Serie B ed in campo per l’occasione con le riserve in Coppa Italia. Partita dopo la quale Thiago ha perso il consueto aplomb lanciando una frecciata a qualcuno di indefinito (probabilmente la società).
L’umiliazione contro l’Atalanta e l’ormai inevitabile addio di Thiago Motta
L’intervista dopo l’eliminazione contro l’Empoli è stata indicativa di un ambiente non sereno a Torino e indice di una rottura tra allenatore e società che nemmeno gli ottimi risultati ottenuti in campionato poteva sanare. Già in quel momento è stato chiaro che le strade si sarebbero separate in estate, ma la vicinanza alle prime in classifica e il sogno scudetto – più di matrice mediatica che realmente percepito nel mondo bianconero – avevano per un attimo gettato acqua sul fuoco.

Nell’ultimo turno di campionato, però, nello scontro diretto tra Juve e Atalanta è capitato ciò che nessuno si sarebbe aspettato, un tracollo totale dei bianconeri ed un 4-0 che poteva essere ancora più pesante. L’ennesimo crollo dopo una faticosa risalita, un vero e proprio emblema di ciò che è stata la stagione bianconera fino ad oggi.
A questo punto ci si chiede se la Juve e Thiago Motta saranno in grado di reagire nuovamente e conquistare quel quarto posto che era fondamentale sin dalla firma del contratto per la conferma. Tuttavia è probabile che i cattivi uffici tra il tecnico e la società porteranno in ogni caso al cambio in panchina.
Non a caso è già partito il toto nomi per il successore. Il sogno sarebbe quel Gasperini che ha posto definitivamente fine alla liason tra la Juve e il brasiliano. Se il Gasp dovesse rispondere “picche”, al suo posto potrebbe esserci un ritorno di Antonio Conte o l’ennesimo tentativo di avviare un ciclo basato sul gioco e i giovani di talento da affidare a Roberto De Zerbi.
Qualunque sia la decisione finale della Juve, il tempo stringe, al termine del campionato si dovrà ufficializzare l’arrivo del nuovo allenatore, così da permettergli di impostare la squadra secondo i propri dettami già dal Mondiale per club che avrà luogo negli States tra giugno e luglio.