Si avvicina il momento del cambio dell’ora, che porterà ad avere più luce nel corso della giornata: attenzione, però, c’è una domanda che dovremmo assolutamente evitare di bere.
L’inverno sta per finire, chi non ama l’idea che il buio possa arrivare all’ora della merenda o quasi e le temperature rigide ha certamente già iniziato a fare il conto alla rovescia in vista dell’arrivo della primavera. Questa fase come ogni anno sarà accompagnata da un passaggio a cui tutti noi dovremo attenerci, il cambio dell’ora, che porterà a spostare le lancette in avanti come sempre nell’ultimo fine settimana di marzo.
Quest’anno questo momento è previsto tra le 2:00 e le 3:00 della notte tra sabato 29 e domenica 30 marzo 2025. Come è facile immaginare, questo semplice gesto ci costringerà a dormire un’ora in meno, ma permetterà allo stesso tempo di guadagnare un’ora di luce solare, allungando la durata delle giornate in maniera graduale fino a che si arriverà al solstizio d’estate, previsto il 21 giugno, per poi diminuire fino al 21 dicembre, quando ci sarà il solstizio d’inverno. Adattarsi per tutti non sarà semplice, anzi sarà necessario cercare di adottare una serie di comportamenti che possono essere davvero provvidenziali.
Il cambio dell’ora prevede una modifica solamente di 60 minuti, ma è un errore pensare che adattarsi sia così semplice. È inevitabile mettere in conto una fase di “rodaggio” che può durare anche qualche settimana, resa necessaria dalla variazione della luce, che richiede al corpo di agire in maniera differente rispetto a quanto accaduto fino a quel momento.
Pur trattandosi di qualcosa di minimo, il sonno e la nostra salute a livello generale possono subire degli scossoni, per questo sarebbe bene cercare di compiere una serie di comportamenti che possono diminuire i disagi. Non si tratta fortunatamente di niente di traumatico, ma sarebbe importante cercare di muoversi già prima della notte in cui si sposteranno le lancette per poter stare meglio. Il primo passo da compiere può sembrare banale, ma ha un effetto determinante e prevede di dover rinunciare, almeno per un periodo, a una delle bevande più amate dagli italiani: il caffé.
La caffeina, infatti, può ostacolare il bisogno di rilassarsi che ognuno di noi può avere, oltre a rendere complesso prendere sonno. Inevitabilmente, la mattina ci si risveglierà poco energici e si farà non poca fatica nel portare a termine i propri compiti quotidiani. Un ragionamento simile dovrebbe essere applicato anche con l’alcol, che può influire sul livello di lucidità di ogni persona.
Se si vuole prevenire la sensazione di spossatezza che si può avvertire, nei giorni successivi al passaggio all’ora legale è consigliabile mettere in atto una “routine del sonno” il più regolare possibile, cercando di dormire almeno 7-8 ore a notte. La qualità del riposo può inoltre migliorare attraverso l’attività fisica, ma sarebbe importante evitare di praticarla quando manca poco al momento di coricarsi, specie se si sono scelti sport intensi e faticosi.
Nei giorni precedenti a quando si sposteranno le lancette può essere inoltre utile spostare anche solo di una quindicina di minuti la fase in cui si andrà a dormire, così da dare modo al corpo di adeguarsi in maniera graduale. La novità maggiore che dovremo aspettarci nei prossimi giorni riguarda poi inevitabilmente la luce naturale, che durerà di più rispetto a quanto accaduto finora, per questo può essere consigliabile esporsi alla luce naturale ogni mattina, magari alzandosi un po’ prima rispetto a quanto previsto. Questo aiuterà l’organismo a produrre la serotonina (ormone del buon umore) e a stabilizzare la propria forma fisica.
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