I residenti scendono in piazza sperando di essere ascoltati. Il problema della sicurezza a Mirafiori sta diventando importante.
Centinaia di residenti hanno sfilato per le strade del quartiere di Torino che da diverso tempo ha visto aumentare la criminalità tra baby gang, spaccio e furti. L’obiettivo è stato quello di lanciare un grido di allarme-sicurezza con richiesta di maggiori controlli.

Mirafiori non è una zona rossa di Torino, almeno non per il momento. Si definiscono “zone rosse” quei quartieri considerati pericolosi e che necessitano di un’adeguata strategia di controllo. Dal mese di gennaio le Forze di Polizia stanno effettuando controlli, arresti e allontanamenti a Barriera di Milano, San Salvario, Aurora e Piazza Vittorio Veneto. Le Autorità sono autorizzate ad allontanare per 48 ore i cittadini che si macchiano di reati contro la persona o il patrimonio oppure che spacciano.
Dal 1° marzo i controlli si sono allargati a Piazza Santa Giulia e Piazza Bengasi su richiesta dei residenti che non si sentono sicuri nel quartiere in cui vivono. Ora sono scesi in piazza anche centinaia di residenti a Mirafiori Nord per lanciare un grido di aiuto. Radunati dal comitato “Sanremo 2025” hanno voluto manifestare per lanciare un allarme sicurezza considerando che il quartiere è in fase di degrado tra furti, baby gang, spacciatori, occupazioni.
A Mirafiori Nord i cittadini chiedono maggiore sicurezza
I residenti di Mirafiori Nord chiedono alle istituzioni di intervenire per risolvere i problemi che negli ultimi tre anni sono cresciuti notevolmente. Hanno sfilato dalla parrocchia per via Del Prete, via Sanremo, Corso Tazzoli, Corso Siracusa e Corso Cosenza con megafoni e un grande striscione con la scritta “Mirafiori Nord chiede più sicurezza! Meno degrado!”. Una manifestazione spontanea apolitica (nonostante la presenza di diversi politici tra cui il Consigliere Regionale Ravello e la Senatrice Ambrogio) che si è svolta senza tensioni anche quando il corteo ha sfilato accanto ai camper e ai furgoni parcheggiati vicino alla chiesa.

“Questi abusivi vanno sgombrati perché dal loro arrivo abbiamo problemi igienico-sanitari, furti e altri episodi di illegalità”. Una denuncia chiara a cui si aggiunge quella sul degrado dell’ex bocciofila “Pensionati e amici”, una struttura chiusa da anni in completo stato di abbandono dove trovano riparo molte persone disperate. I residenti di Mirafiori Nord chiedono che l’edificio venga riaperto per favorire la socialità e garantire un luogo di incontro ai pensionati della zona.
Per la questione sicurezza viene richiesta anche l’installazione di telecamere di video sorveglianza in modo tale da arginare l’illegalità. Le telecamere potrebbero fungere da deterrente per spacciatori e baby gang e per porre fine alle risse notturne tra ubriachi. La raccolta firme verrà presentata in Comune ma il presidente della Circoscrizione Rolandi ha tenuto a sottolineare come alcuni progressi siano già stati compiuti. Sono prossime, infatti, le riassegnazioni delle bocciofile Del Prete e Redentore.