Guidare in Piemonte è un lusso: e il Comune fa cassa con le multe

Il comune piemontese registra numeri da record: non si tratta di elogi, ma di un incremento significativo delle sanzioni stradali.

Guidare in Piemonte, ormai, è diventato un piccolo lusso quotidiano. Non tanto per il costo della benzina, che pure incide, ma per l’impressione sempre più forte che ogni semaforo, ogni parcheggio, ogni incrocio sia una trappola. Si parte per andare al lavoro o a prendere i figli a scuola, e si torna con una multa appesa al parabrezza – o peggio, notificata via PEC.

Vigile che mette la multa sul parabrezza di un'auto
Guidare in Piemonte è un lusso: e il Comune fa cassa con le multe – salussolanews.it

Nel 2024 la pressione è aumentata ovunque, ma in Piemonte si è superato il limite. Torino ha incassato milioni in sanzioni, certo, ma anche i comuni più piccoli si sono dati da fare. E il problema non sono solo gli automobilisti distratti: le sanzioni arrivano per le infrazioni più varie, dalle ZTL ai sensori sulle strisce, fino alle telecamere piazzate dove non te le aspetti. A ogni errore, una cartella. A ogni cartella, un cittadino sempre più esasperato.

C’è chi dice che sia solo un modo per far cassa, mentre i Comuni affermano che il risultato è solo una conseguenza che nasce dalla necessità di avere strade sicure, a costo di essere meno permissivi. I dati, però, sono quelli che parlano chiaro.

In Piemonte le multe non perdonano: Torino fa il pieno, gli altri inseguono

Nel 2024, Torino si è portata a casa oltre 61 milioni di euro grazie alle sanzioni per violazioni del codice della strada. Una cifra che non solo la rende il Comune con gli incassi più alti in Piemonte, ma le vale anche un rispettabile quarto posto a livello nazionale. A rivelarlo è un’analisi di Facile.it sui dati Siope, che mostra chiaramente quanto il ‘sistema multe’ sia diventato centrale nei bilanci pubblici.

Poliziotto locale al posto di blocco che indica ad una vettura di accostare
In Piemonte le multe non perdonano: Torino fa il pieno, gli altri inseguono – salussolanews.it

E non finisce qui: se si considerano solo i capoluoghi di provincia piemontesi, il totale supera i 77 milioni di euro, con un aumento del 13% rispetto al 2023. Un bel balzo, che però lascia l’amaro in bocca a molti residenti.

Dopo Torino, a grande distanza, troviamo Alessandria con 3,8 milioni di euro, seguita da Asti (3 milioni), Novara (2,6), Vercelli (2,1) e Cuneo (2 milioni). In fondo alla classifica ci sono Biella e Verbania, entrambe appena sopra il milione.

Ma il dato più interessante è quello pro capite: Torino svetta ancora, sfiorando i 72 euro a testa. Vercelli segue con 46,2 euro, poi Asti con 42,3. Chiudono Novara e Biella, più ‘morbide’ con rispettivamente 25,6 e 26,1 euro per abitante. Numeri che parlano chiaro e che mostrano come guidare in Piemonte, oltre che faticoso, può può trasformarsi in una tassa occulta, a colpi di cartelle.

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