La dieta che segui può mandarti in depressione: ecco a cosa devi fare attenzione

La depressione è una malattia che può insorgere per diversi motivi, ma la dieta che si segue ha un ruolo fondamentale.

Il disturbo depressivo è una patologia psichiatrica che ormai tutti conosciamo almeno per cenni vaghi. Per anni si è pensato che si limitasse alla sfera psicologica del paziente influenzandone l’umore e il comportamento, ma la ricerca ha svelato che non è così. La depressione si esprime anche con sintomi fisici e ne esistono diverse forme, di cui molte con decorso cronico.

Ragazza rannicchiata sul divano. con il viso nascosto fra le ginocchia
La dieta che segui può mandarti in depressione: ecco a cosa devi fare attenzione. – (salussolanews.it)

I sintomi non sono uguali per tutti i disturbi depressivi, ma i più comuni sono sbalzi d’umore, un atteggiamento apatico e un progressivo isolamento. A questi cambiamenti psicologici si aggiungono episodi di tachicardia, dolori muscolari diffusi, insonnia e mal di testa costante. Se la diagnosi ora è più semplice però risalire alle cause che provocano la depressione è ancora difficile.

Secondo l’opinione comune le cause più comuni dei disturbi depressivi situazioni stressanti dal punto di vista psicologico o episodi traumatici come un lutto. Ci sono però anche diversi fattori genetici e biologici che possono predisporre tra cui uno quasi insospettabile che riguarda la dieta. L’alimentazione ha infatti un ruolo cruciale nella prevenzione delle malattie mentali.

Cosa dovresti togliere subito dalla tua dieta

Un’espressione americana che ormai è entrata anche nel nostro vocabolario è “comfort food”, ossia “cibo di conforto”. Indica tutti gli alimenti che tendiamo a mangiare non per fame ma per trovare una sensazione di appagamento, per lo più snack confezionati. Paradossalmente però sono proprio alcuni di questi cibi quelli che dovremmo evitare per tutelare la nostra salute mentale.

Saliere piene in fila su un tavolo
Cosa dovresti togliere subito dalla tua dieta. – (salussolanews.it)

Le patatine in busta, le pizzette e il cibo del fast food infatti presentano tutti un alto contenuto di sale. E se finora si è parlato dell’importanza di ridurlo per evitare l’ipertensione ora il discorso si deve allargare alla prevenzione dei disturbi depressivi. A dimostrarlo è stato uno studio condotto dalla Nanjing Medical University dove si è somministrata ai topi una dieta ricca di sale.

Dalle analisi condotte su questi animali è emerso che questa alimentazione stimolava la produzione di una proteina particolare, chiamata lL-17A. La produce anche il nostro organismo e da anni si sa che risulta associata all’insorgenza del disturbo depressivo. Anche nei topi si è evidenziata la stessa correlazione, dato che il loro comportamento variava molto.

Dopo cinque settimane di dieta ricca di sale infatti gli animali sembravano meno attivi rispetto al gruppo di controllo che consumava cibo normale. Di conseguenza possiamo ricavare che un’alimentazione povera di sale risulti più sicura per la salute mentale.

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