Nel 2025 ci si ammala come nel dopoguerra: in Piemonte riesplode una vecchia infezione

Sebbene sifilide e gonorrea sembrino parentesi buie del passato, i dati delle diagnosi del 2025 ci mostrano un dato ben più preoccupante.

Correvano gli anni 45’/’50, quando l’Italia era già di per sè un Paese devastato dal conflitto storico della seconda guerra mondiale. In questo contesto, a mancare erano i beni primari, dal cibo alla sanità. Un quadro complesso che è stata la cornice di una maggior diffusione delle malattie, specialmente quelle sessualmente trasmissibili.

Dottore con mascherina sul volto che tiene in mano dei campioni per le analisi
Nel 2025 ci si ammala come nel dopoguerra: in Piemonte riesplode una vecchia infezione – salussolanews.it

Sifilide e gonorrea erano così comuni da rappresentare una vera emergenza nazionale. Colpivano silenziosamente intere comunità, senza diagnosi e senza cure. La svolta arrivò solo negli anni Cinquanta, quando la penicillina e gli altri antibiotici iniziarono a essere distribuiti capillarmente. In pochi anni, quelle infezioni vennero messe all’angolo e sembravano sparite. Ma oggi, a distanza di decenni, qualcosa si muove di nuovo.

Adesso, sebbene meno aggressive grazie al progresso medico, sifilide e gonorrea sono tornate a diffondersi. E i dati recenti lo dimostrano. Il primo campanello d’allarme era già arrivato nel 2022, specialmente in Piemonte, ma l’aumento non si è fermato. Anzi, ha accelerato.

Sifilide e gonorrea: i numeri che preoccupano il Piemonte

Le infezioni sessualmente trasmissibili sono ancora un tema tabù. E questo pesa. Molti giovani si espongono a comportamenti a rischio, ignorando che queste infezioni sono tutt’altro che scomparse. Anzi, si presentano spesso in modo subdolo e difficile da riconoscere.

Donna che mostra un preservativo chiuso
Sifilide e gonorrea: i numeri che preoccupano il Piemonte – salussolanews.it

La sifilide può provocare ulcere indolori nella zona genitale, eruzioni cutanee, febbre e stanchezza. La gonorrea, invece, si manifesta con secrezioni anomale, bruciore alla minzione e, nelle donne, anche dolore pelvico. Sintomi sottovalutati o confusi, che portano a diagnosi tardive.

Nel 2022 i casi di gonorrea in Italia erano aumentati del 50% rispetto all’anno precedente, mentre quelli di sifilide del 20%. Ma oggi a fornire un quadro ancora più aggiornato è TorinoToday: secondo quanto riportato dal portale, il Centro Multidisciplinare per la Salute Sessuale di Torino – unico centro pubblico e gratuito per la prevenzione, diagnosi e cura delle MST – ha già registrato oltre 10.000 accessi solo nel 2024.

E i numeri non si fermano qui. Sono stati oltre 4.000 i casi di sifilide rilevati nel 2024, rendendola l’infezione a più alto tasso di crescita in zona. Dati, questi, che richiamano direttamente le immagini del dopoguerra, quando sifilide e gonorrea erano diffuse su larga scala.

L’incremento riguarda in particolare i giovani sotto i 35 anni, fascia spesso più esposta, meno informata e meno incline ai controlli. La differenza rispetto al passato? Oggi gli strumenti per difendersi ci sono. Ma servono consapevolezza, educazione e prevenzione. Altrimenti, rischiamo di fare due volte lo stesso errore.

Gestione cookie