Mentre il Governo ha lanciato ufficialmente il decreto attuativo per le assunzioni under 35, in Piemonte si assumono solo adulti: il motivo.
Dopo mesi di incertezza normativa, in cui il decreto attuativo per il bonus assunzioni under 35 era stato persino ritirato dal sito ufficiale del Dipartimento per il programma di Governo, ora non solo è tornato, ma è stato ufficialmente confermato. Una conquista per aziende e lavoratori: il provvedimento prevede un taglio dei contributi per due anni, con un contributo mensile di 500€ per ogni under 35 assunto e fino a 650€ per le donne disoccupate da tempo.

Eppure in Piemonte si preferiscono gli over 50 per una questione economica. Se altrove si punta sulla mente – e sulle mani – giovani, nelle città piemontesi si sta affermando una tendenza diversa, almeno in certi settori. Una sconfitta per i giovani, forse. Ma anche una rivalsa per chi, superati i 50 anni, fatica a reinserirsi nel mercato del lavoro.
Perché in Piemonte si preferisce assumere gli over 50
Mentre si parla di bonus, i ristoranti piemontesi puntano sui lavoratori over 50. A raccontarlo è un’inchiesta del Corriere di Torino, che svela una realtà concreta e silenziosa: esperienza, affidabilità e voglia di lavorare battono gli incentivi.
Nel 2024, i consumi nella ristorazione piemontese sono cresciuti dell’1,6%, raggiungendo i 6,5 miliardi€, ma il numero di attività aperte è crollato: più chiusure che aperture, e nel solo comune di Torino il saldo è negativo per 631 imprese. In questo scenario, trovare personale motivato è diventata una sfida. E i giovani? Spesso spariscono prima ancora del colloquio.

“Ho assunto un caposala di 54 anni” racconta Renata Pristeri, titolare della trattoria ‘Con calma’. “I ragazzi non vogliono lavorare nei weekend, alcuni nemmeno si presentano. Dopo il Covid c’è chi pensa di cavarsela coi lavoretti”. Anche Monica Parola, del ristorante ‘Brace Pura’, ha fatto la stessa scelta: “Ho preso uno chef over 50. I giovani sono pochi e poco affidabili. Sto cercando un cameriere e spero di trovare un altro senior”.
Secondo il Corriere di Torino, il personale over 50 nella ristorazione è cresciuto del 10%, mentre gli under 30, pur rappresentando quasi il 40% della forza lavoro, mostrano meno continuità. “Chi assume regolarmente, oggi, fatica a restare in piedi – avverte Vincenzo Nasi di Epat Ascom –. C’è anche il problema dei contratti pirata: chi rispetta le regole è sempre più penalizzato”.
Bonus o non bonus, in Piemonte si guarda alla sostanza. E a salvare la baracca, ancora una volta, sono i veterani. Non è una questione di età, ma di atteggiamento. Ora resta da scoprire se con questa nuova misura delle assunzioni per i giovani cambierà anche la tendenza delle assunzioni.