Chi ha mangiato troppo per Pasqua non deve disperare, tornare in forma è possibile se si seguono alcuni accorgimenti ben precisi.
Le feste possono essere un’occasione per stare insieme alle persone care, amici e parenti, soprattutto se alcuni di loro vivono lontano e non si ha la possibilità di vederli spesso. Questo non può che essere un momento in cui lasciarsi andare a tavola tra una chiacchiera e l’altra, come quasi sicuramente in tanti hanno fatto a Pasqua, approfittando anche del periodo in cui quest’anno ricorreva la giornata, ormai tarda primavera, così da poter stare maggiormente all’aria aperta.

Non c’è certamente niente di male nell’agire in questo modo, a storcere il naso potranno però essere soprattutto i cultori della linea o chi inizia a essere terrorizzato solo perché nota che un bottone dei pantaloni fatica a chiudersi. Chi ora si trova in questa situazione non deve comunque disperare, è possibile correre ai ripari attraverso una serie d trucchi che renderanno tutto più semplice.
Cosa fare per dimagrire se hai mangiato troppo a Pasqua
Si tende a pensare che una dieta sia difficile da sostenere a lungo, soprattutto perchè comporta restrizioni che non tutti riescono a sopportare. Un pensiero simile è comunque a molti, nonostante siano in diversi ad avere l’esigenza di perdere peso ora che Pasqua è un ricordo e si è approfittato dell’occasione per togliersi qualche sfizio culinario.
Fortunatamente non è necessario fare tutto questo, basta rispettare una serie di accortezze e l’obiettivo potrà essere raggiunto. Innanzitutto è bene sgomberare un luogo comune, non sono necessari regimi drastici, gli effetti potranno essere più duraturi se si imposterà un percorso lento e graduale, come ha avuto modo di sottolineare il nutrizionista Francesco Berardino.

L’ideale sarebbe puntare su un regime alimentare bilanciato, che non preveda eccessivi sacrifici, cosa che può essere più semplice da seguire, in modo tale da garantire all’organismo tutti i nutrienti di cui ha bisogno.
Si dovrebbero poi preferire piatti leggeri e ricchi di nutrienti, che dovrebbero comprendere verdure di stagione (almeno una volta al giorno), oltre a carboidrati integrali e proteine magre. Anche il modo in cui si mette il cibo nel piatto può essere utile allo scopo: “È utile dividere le pietanze nel piatto, creando un equilibrio visivo e nutrizionale: metà del piatto per le verdure, un quarto per le proteine e un quarto per i carboidrati complessi” – ha detto il medico a ‘Foggia Today’.
Fondamentale però è ridurre al minimo grassi saturi e zuccheri, cercando invece di prediligere frutta fresca e grassi magri, come l’avocado. Non si deve inoltre dimenticare di garantire idratazione al corpo, cercando di bere almeno 1,5-2 litri d’acqua al giorno, magari diluendola nel corso delle ore così da facilitare il compito (vanno bene anche le tisane per chi fatica a raggiungere il quantitativo indicato).
Mai dimenticare inoltre l’attività fisica costante, fattibile anche per i più pigri, visto che possono bastare anche 15-20 minuti di camminata giornaliera a passo spedito. E’ comunque sempre determinante evitare improvvisazioni, ma rivolgersi a uno specialista, che sarà stilare un quadro personalizzato, sulla base di esigenze e gusti del paziente.