“Mi ha sempre chiamato sicario, ma io lo perdono”: il saluto più spiazzante a Papa Francesco arriva da Torino

Tra i milioni di saluti e ringraziamenti in giro per il mondo, ne arriva uno che non è il solito ‘grazie’, bensì un ‘perdono’ a Papa Francesco.

Il mondo intero è in lutto. Un lutto diverso dal solito, per un Papa che ha saputo essere lui stesso fuori dalle righe. Il suo obiettivo è sempre stato quello di professare amore, battersi contro le ingiustizie e accettare gli emarginati della Chiesa, poiché tutti figli di Dio.

Papa Francesco, il saluto
“Mi ha sempre chiamato sicario, ma io lo perdono”: il saluto più spiazzante a Papa Francesco arriva da Torino (credit: ANSA) – salussolanews.it

Nelle parole, certo, ma anche nei fatti. Ed è così che, nel lontano 2012, arrivò “il Papa preso dalla fine del mondo”, come amava definirsi. Tredici anni dopo, quel Papa è andato nella parte più alta del mondo, rimanendo – nel suo piccolo – nel cuore di tutti.

Tra i vari saluti spiccano quelli del Piemonte, dove il Papa argentino aveva le sue origini. Ed è qui che a parlare – con un post sui social – è un ginecologo che, come molti altri, è stato definito ‘sicario’ dal Papa. Ma lui lo perdona.

“Mi ha sempre chiamato sicario”: l’ultimo saluto dell’esponente radicale al Papa

Papa Francesco ha sempre smosso tutti, ed è proprio per questo che le sue posizioni contrarie hanno fatto sempre molto rumore. Tra queste rientra il tema dell’aborto. Un tema complesso, di cui ha voluto parlare il ginecologo e radicale torinese Silvio Viale, da sempre critico nei confronti delle posizioni della Chiesa cattolica.

Silvio Viale
“Mi ha sempre chiamato sicario”: l’ultimo saluto dell’esponente radicale al Papa (credit: ANSA) – salussolanews.it

Nel suo messaggio di cordoglio, Viale ha ricordato come il Papa lo avesse definito – come tutti suoi colleghi e le donne praticanti – un ‘sicario’ per il suo impegno nella somministrazione della pillola abortiva RU486, di cui fu pioniere in Italia. Nonostante le divergenze, Viale ha scelto di perdonare il Pontefice, riconoscendo il suo impegno per un mondo più giusto e inclusivo.

Silvio Viale, figura di spicco nel panorama politico e medico italiano, ha sempre sostenuto la libertà di scelta delle donne e l’autodeterminazione, valori che lo hanno spesso messo in contrasto con le posizioni ufficiali della Chiesa. Tuttavia, il suo gesto di perdono avvenuto in questi giorni nei confronti di Papa Francesco dimostra una volontà di superare le divisioni ideologiche in nome di un rispetto reciproco, specialmente in un periodo dove il mondo credente è in lutto.

Papa Francesco si è sempre definito un uomo normale. E come ogni uomo, ha espresso idee forti, talvolta divisive. Ma anche chi si è sentito colpito dalle sue parole oggi sceglie il perdono. Non per dimenticare, ma per riconoscere l’intento. Viale, in questa occasione, non ha voluto criticarlo, ma sottolineare tutto il bene che ha fatto nonostante le divisioni tra la chiesa e il suo pensiero.

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