Gené a fà ‘l pecà, e a magg a l’é ‘ncolpà
Salussola 11 gennaio 2020 – Gené a fà ‘l pecà, e a magg a l’é ‘ncolpà. Gennaio fa il peccato, se il clima non è favorevole all’agricoltura, e maggio è incolpato perché i primi raccolti sono inferiori delle attese. Il santo del giorno è sant’ Igino papa. Nacque in Atene e fin dalla sua giovinezza si distinse per il suo eccellente carattere, per le sue virtù e le eminenti qualità morali ed intellettuali. Eletto Papa nel 139, istituì dei gradi ed una gerarchia nel clero. Durante il suo pontificato che durò quattro anni, non infierirono le persecuzioni contro la Chiesa, ma sorsero due eresie che non erano certo da preferirsi ad una persecuzione. Un certo Cerdone, che all’apparenza sembrava un fervente cristiano, si pose ad insegnare che vi sono due dei: uno dell’Antico Testamento, rigoroso e severo, l’altro del Nuovo, buono e misericordioso. Il santo Papa, che era vigilantissimo, si accorse di questo errore, e condannò Cerdone, scomunicandolo. Questi finse di pentirsi, ed Igino lo accettò di nuovo nella comunione dei fedeli; ma continuando l’ipocrita ad insegnare nascostamente i suoi errori, lo scomunicò per la seconda volta. I fedeli, in seguito a questa scomunica di Cerdone, rifiutarono la sua dottrina falsa, eccettuati pochissimi che vollero ostinatamente ritenere l’errore. Ma ecco sorgere un nuovo pericolo per la Chiesa e per il gregge di Cristo: pericolo che mise il santo Pontefice in trepidazione per le anime affidate alla sua cura. Assieme a Cerdone vi era un altro eresiarca, di nome Valentino, il quale insuperbito del suo sapere, ed offeso per non essere stato creato vescovo, si pose a rinnovare parecchie empietà di Simon Mago, alle quali egli aggiungeva altre stravaganti assurdità. Dapprima insegnò in Alessandria, poi a Roma; tuttavia papa Igino non lo scomunicò, ma cercò di farlo ravvedere e guadagnarlo a Gesù Cristo. Dopo aver difesa la Chiesa contro coloro che volevano lacerarne le membra, dopo aver difesa la dottrina del Vangelo, mori nel 142. Si crede che sant’ Igino non abbia subìto il martirio, ma tuttavia sia stato annoverato fra i martiri, per le persecuzioni che ebbe a sopportare nel tempo del suo pontificato.
detti e proverbi piemontesi – redazionale