Eletto vescovo, Leone si mise all’opera per togliere ad Arduino i suoi feudi
Salussola 29 luglio 2020 – Curiosità Storiche: Eletto vescovo, Leone si mise all’opera per togliere ad Arduino i suoi feudi. Fu lui, il vescovo Leone, che ricordò al papa Silvestro II e ad Ottone III l’uccisione del vescovo Pietro, e seppe ottenere da loro un processo retroattivo contro il marchese d’Ivrea per togliergli ogni concessione territoriale, oltre a quelle che erano già state elargite ai suoi predecessori. Nel 999, Ottone III con il primo Diploma del 7 maggio 999, confermò al vescovo Leone di Vercelli le donazioni fatte da Carlo il Grosso al vescovo Liutwardo, concedendogli i beni di Alberto e Guglielmo di Salussola per aver preso parte, insieme ad Arduino d’IVrea, ai fatti del 997 che portarono all’uccisione di Pietro vescovo di Vercelli. ” … diamo ogni possedimento di Arduino, figlio di Dadone, giudicato pubblico nemico poichè uccise Pietro, vescovo di Vercelli e, dopo averlo ucciso, non esitò ad incendiarne la salma ed anche i beni di coloro che con lo spionaggio, le armi, con le stesse lor mani presero parte a tale nefandezza, cioè i figli di … Diamo i beni di quanti colle armi saccheggiarono la chiesa di S. Eusebio cioè: … Alberto e Guglielmo di Salussola … “. In altre donazioni e conferme dello stesso Diploma si dice anche, ” Confermiamo … Castellum Victimuli … “, che traduciamo tutto in un territorio che comprendeva miniere, pascoli, animali, campi, colline, boschi, torrenti, laghi, villaggi e borghi fortificati dai Romani/Vittimuli, ed i suoi abitanti.
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