Una volta la Chiesa locale ricordava san Pietro Levita il 30 aprile
Salussola – Una volta la Chiesa locale ricordava san Pietro Levita il 30 aprile. La storia leggenda ricorda il 30 aprile (605) quale giorno della morte di san Pietro Levita, e per questo di calendario veniva ricordato quel giorno, ma negli anni, per esigenze a livello di regione pastorale piemontese, il ricordo venne ricollocato al giorno 7 maggio.
... Narrò a loro, che ascoltavano stupefatti e già alquanto placati, la mirabile visione e la profezia di San Gregorio. Quindi concluse: “ Il giorno 30 di questo mese (era l’aprile del 605) io salirò il pulpito della Basilica di San Pietro e, la mano sui Vangeli, giurerò pubblicamente e solennemente della verità di questa mia visione; se Iddio Signore in quel momento mi separerà l’anima dal corpo, sarà, questo, testimonianza della verità delle mie parole; quando, al contrario, mi vedeste, ciò che non sarà, restare in vita, voi gettate pure alle fiamme le opere del mio maestro ed amico e considerate me quale impostore ” . Il popolo si disperse commentando. Il giorno 30 aprile una gran folla si era radunata nella Basilica e l’ora stabilita giunse il Levita Pietro. Nella pienezza della sua salute, sereno in volto, con quel suo passo spedito che rivelava in lui l’uomo d’azione oltre che di pensiero, salì rapidamente la scala e dal pulpito emerse con il suo gentile aspetto dolce e fiero a un tempo. La folla attendeva oscillante fra l’incredulità ed il turbamento. Tutti gli animi erano sospesi; Pietro apre i Vangeli e posatavi la mano, la sua voce si scandisce nel gran silenzio, chiara e solenne, attestando con giuramento di avere contemplato più volte lo Spirito Santo sotto forma di colomba posarsi sopra il capo del Pontefice Gregorio Magno e suggerirgli la divina sapienza da dove sono diffuse le sue opere. Appena terminata questa testimonianza, il suo volto impallidì mortalmente e accasciatosi improvvisamente su se stesso, morì.
30 aprile 2023 – blogger claudio.circolari@salussolanews.it