Ha vent’anni il resturo della pala d’altare del Rosario di Pompeo Secondiano

Salussola – Ha vent’anni il restauro della pala d’altare del Rosario di Pompeo Secondiano. Tra le innumerevoli opere pittoriche di cui vanta le ex pieve, ora dicesi parrocchia, di santa Maria Assunta, oggi ci occupiamo di una ex pala d’altare, quella della Madonna del Rosario. Giusto vent’anni fa, di questi giorni, dopo una decina di mesi trascorsi nel laboratorio di restauro di Rosazza, veniva presentata al pubblico la tavola pittorica della Madonna del Rosario. E fu proprio monsignor Delmo Lebole, l’allora massimo esperto di arte religiosa della diocesi, che la sera del 22 dicembre 2003 presentò, insieme alla restauratrice Federica Vercellone, il quadro e le sue vicissitudini. Il quadro della Madonna del Rosario fu opera di Pompeo Secondiano, da lui dipinto su due tavole di legno nel 1601, segnata da ” P.S.F. 1601 “, firma con la quale Pompeo Secondiano, figlio di Bernardino Secondiano, di origine lombarde, siglava le sue opere. La pala d’altare fu commissionata al pittore milanese dalla Compagnia del Rosario per la propria cappella, eretta nella chiesa di Santa Maria Assunta all’inizio del seicento. Il quadro ha una larga cornice, in legno, con fondo azzurro grigio in cui sono intagliati una serie di ovali e tondo dorati, separati da erme e cherubini. Sui tre lati sono dipinti scene dei misteri del Rosario, mentre nella parte inferiore sono raffigurate le sibille Libica, Cumana e Persica. La tavola principale rappresenta il tema della Madonna del Rosario secondo un’iconografia dettata dalla controriforma, e molto diffusa tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo. Nella parte alta del dipinto è in bella evidenza la Madonna con il Bambino,  fra cherubini e angeli in un allegro atteggiamento. Nella parte bassa, divisi in due gruppi, le figure affusolate e in lieve torsione di papa Pio V, diffusore del Santo Rosario,  e San Domenico con degli uomini a sinistra,  e a destra Santa Caterina con delle donne, mentre al centro una veduta della battaglia di Lepanto. L’ancona del Rosario ebbe la sua collocazione attuale, su una parete laterale della cappella solo qualche anno prima del 1748, perchè già in questa data i documenti parrocchiali danno per rifatto l’altare della cappella con una bella statua lignea della Madonna, riconducibile agli Aureggio. La visita pastorale del 1570, la prima di cui i documenti parrocchiali, menzionano di una cappella della Compagnia del Rosario, e successivamente viene menzionata in altri documenti del 1574, del 1580 e del 1602, mentre nel 1606  si parla di due cappelle del Rosario, una in rovina e da demolirsi, e di un’altra con una bella ancona, l’attuale. Nel 1619, si descriveva che l’altare, del Santissimo Rosario, era posto nella seconda Capella a mano sinistra e si ritrovacon una bella Jcona rica di oro con una Immagine della Madonna et altri Santi et di intorno ad essa Jcona li quindici misteri dil Rosario … Il restauro ha avuto un costo di 7.200 euro, tutti a carico della parrocchia di S. Maria Assunta.


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di Claudio Circolari; Blogger, Storico Locale, Fotografo Amatoriale; Collaboratore Parrocchiale; Volontario Sociale: Tutto a titolo gratuito, senza scopi di lucro, ma solo per fini sociali