Qualcosa di Salussola.

<!–[if !mso]>video objectst1\:*{behavior:url(#ieooui) } <![endif]–> STORIA SALUSSOLESE
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Salussola 15 marzo 2017 – Qualcosa di Salussola. La superficie comunale di Salussola è pari a 38, 58 kmq. ed è la più estesa fra tutti i Comuni Biellesi, seconda solo a Biella. I confini sono delimitati dai comuni di Cerrione, Roppolo, Dorzano, Cavaglià, Carisio, Villanova Biellese, Massazza e

Verrone. Il Comune di Salussola , dopo la divisione territoriale della provincia di Vercelli, appartiene alla provincia di Biella. Nel passato, ed in epoche alterne appartenne già alla provincia di Biella, poi a quella di Novara e da ultimo alla provincia di Vercelli. Salussola fu sede capoluogo di mandamento insieme con Cerrione, Magnano e Zimone, e per questo ebbe anche una Pretura e un carcere mandamentale. Gli abitanti conservano indole, costumi e linguaggio nei quali si trovano riuniti nelle loro tradizioni, oltre che il Biellese, il Vercellese, un po’ il Canavese, e da dopo la metà del secolo scorso, anche quelle derivate dalle immigrazioni delle popolazioni settentrionali e meridionali dell’Italia. La sua posizione geografica stessa, alimenta questa miscela, trovandosi esso quasi al limite nord – ovest della pianura Vercellese verso il Biellese, e quasi sul declivio estremo della catena della Serra, che separa Biella da Ivrea, e all’imboccatura del varco, per cui dalla pianura Vercellese si accede ai colli del Canavese. E’ un Comune a prevalenza economica agricola derivata dalla coltivazione intensiva e dal commercio del riso, ma non mancano altre realtà minori come l’allevamento bovino, suino, avicolo, coltivazioni e prodotti biologici, la piccola industria tessile, la lavorazione e la trasformazione artigianale ed il piccolo commercio. La popolazione supera di poco i 2.000 abitanti, occupati nell’agricoltura, nell’industria, nel commercio e nel terziario. Il territorio è diviso da una parte pianeggiante e da una parte collinare; ai piedi della collina scorre da nord – ovest a sud – est il torrente Elvo che l’attraversa per circa 6,5 chilometri. La parte pianeggiante è attraversata da una discreta rete irrigua, la quale ha permesso la coltivazione del riso. Il paese è posto presso la ex strada statale 143 che conduce a Biella e a Santhià, e ai nodi autostradali per Torino, Milano, Aosta, Genova, e presso la ferrovia Biella – Santhià. Salussola dista 14,20 chilometri da Biella, chilometri 25,50 da Ivrea, chilometri 57,69 da Torino e chilometri 33,70 da Vercelli. In pianura si estendono le frazioni di Vigellio e di Arro e la località Brianco, e oltre la collina si estenda la frazione di San Secondo, l’antica zona abitata dai Vittimuli e il borgo rurale di Prelle. Centro posto all’estremità orientale della Serra d’Ivrea, ai piedi del quale vi scorre il torrente Elvo, si compone di due nuclei distinti, il più antico dei quali sorge sulla sommità di uno sprone collinare e domina la parte più recente, che si estende in pianura. I primi abitanti che si stanziarono in questa zona furono i Victimuli, popolo ligure che sfruttò le aurifodine della Bessa. Conquistata dai romani, qui insediarono un centro per lo smistamento dell’oro. A Vittimulo fu martirizzato San Secondo, mentre la leggenda vuole che queste terre abbiano dato i natali anche a San Pietro Levita, della famiglia dei Bulgaro. Nel medioevo appartenne per donazioni imperiali all’episcopato vercellese. Passata con Vercelli ai Visconti nel 1335, nel 1427 fu ceduta da questi ai Savoia. Il paese conserva parte dell’antica cinta muraria di cui era circondato, rovine di un fortilizio medievale, sorto sulle rovine del Castrum Cesareum, e una porta urbica datata 1375. Su un poggio sorge l’antica Pieve di Santa Maria Assunta con il suo possente campanile, uno dei più belli del Biellese; la chiesa è una costruzione romanico gotica dei secoli XII-XIV-XV e all’interno, vi sono pregevoli pale d’altare cinque-seicentesche e sculture lignee sei-settecentesche. In epoca più recente c’è da ricordare, ad opera di soldati repubblichini, la fucilazione di 20 giovani partigiani avvenuta in paese tra l’8 e il 9 marzo 1945. Il paese ha una Biblioteca e un Museo locale del territorio.
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di Claudio Circolari; Blogger, Storico Locale, Fotografo Amatoriale; Collaboratore Parrocchiale; Volontario Sociale: Tutto a titolo gratuito, senza scopi di lucro, ma solo per fini sociali

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