Una domenica tra le gole dell’Elvo nell’Infernone di Sordevolo
Qui il torrente scorre tra pareti e gole profonde, tanto che la zona è chiamata infernone. La partenza è prevista da Cavaglià alle ore 8,00, e arrivati a Sordevolo si lascia l’automobile in via Bagneri, si segue la strada sterrata in discesa che porta alle sponde del torrente Elvo. La ferrata inizia sotto al ponte in pietra, che attraversa il torrente, e si snoda lungo il corso superiore, in un ambiente bellissimo e diversificato, tra gole e marmitte dei giganti, lo si attraversa tre volte su corda acciaio e si inerpica fino a dopo la cascata con cui il torrente Janca si immette nell’Elvo. Il tempo di percorrenza della ferrata è di circa tre ore, mentre il percorso di ritorno è su sentiero segnalato, e su strada. La via ferrata dell’Infernone, è un percorso attrezzato con ponti tibetani, corde fisse, gradini e appoggi metallici, che consente all’escursionista debitamente attrezzato, è necessaria l’attrezzatura da ferrata, con imbraco – corde e moschettoni – casco, oltre ovviamene a scarponi con suola adatta a terreni rocciosi e scivolosi, di percorrere un tratto selvaggio ed incontaminato del torrente Elvo. La ferrata è stata voluta e finanziata dai Comuni di Sordevolo e di Muzzano per incentivare forme di turismo che facciano scoprire le bellezze naturali del luogo. Il percorso di snoda, per circa 3 km, dal Ponte Ambrosetti, sulla pedonale tra Sordevolo e Muzzano, risalendo a valle verso il Tracciolino; l’uscita a monte della ferrata è infatti proprio sotto Bagneri, appena più giù del ponticello degli Alpini, sul sentiero che scende da Bagneri (Cascina Nosuggia) all’Elvo e poi prosegue verso la Prera. [redazione/salussola]