L’Imu per il Comune di Salussola vale all’incirca 450 mila euro, che per il momento, sceglie l’aliquota dello 0,40% per la prima abitazione e dello 0,76% per le altre
Il primo acconto è in scadenza il 16 giugno, poi a dicembre il resto o il conguaglio
Salussola 6 aprile 2012 – L’Imu per il Comune di Salussola vale all’incirca 450 mila euro, che per il momento, sceglie l’aliquota dello 0,40% per la prima abitazione e dello 0,76% per le altre. Il 16 giugno è in scadenza la prima rata della super tassa sugli immobili che si scrive Imu, ma si legge Imposta municipale unica. L’Imu è a carico dei soggetti residenti in Italia possessori di abitazioni.
Ad essere chiamati in causa sono anche tutti gli esclusi dalla vecchia Ici e gli usufruttuari o detentori per altri diritti. In altre parole, si tratta di tutti i proprietari che hanno case a disposizione o che le hanno date in uso gratuito ai familiari. È stato il decreto Salva-Italia, varato lo scorso dicembre, ad aver anticipato l’entrata in vigore di questa tassa sulla casa, prevista dal decreto sul federalismo fiscale a partire dal 2014. Ma poi lo spread c’ha messo lo zampino. E, ora, ai Salussolesi non resta che mettersi l’anima in pace e tirare fuori il portafoglio e sborsare molti soldi, dal momento che l’Imu è più pesante dell’Ici. Il motivo è facilmente spiegabile, perchè le aliquote dell’imposta si applicano su una base imponibile catastale maggiore. Sono stati rivisti i moltiplicatori delle rendite, che con il nuovo sistema fa crescere, in media del 60%, le basi imponibili. In particolare, quelle di base, per l’abitazione principale, l’aliquota ordinaria è fissata al 4 per mille, ma i Comuni possono aumentarla o diminuirla del 2 per mille. Per tutti gli altri immobili, l’aliquota di riferimento, del 7,6 per mille, può essere alzata o abbassata di tre punti percentuali. Le cifre sono comunque ancora provvisorie, perché quanto si dovrà pagare realmente lo decideranno i Comuni, che hanno tempo fino al 30 settembre 2012 per fissare le aliquote di tributi e addizionali. Per il momento il Comune di Salussola ha preso la decisione di applicare lo 0,40% sulla prima abitazione, e lo 0,76% sulle altre tipologie diverse dalla prima. Ma come si calcola l’Imu: in primis va recuperata la rendita catastale dall’atto di acquisto (ma anche dai vecchi bollettini dell’Ici o dall’Agenzia del Territorio). Poi si deve moltiplicare questa rendita per 1,05, scoprendo così la rivalutazione del 5%. Il risultato che ne esce va nuovamente moltiplicato per 160. Si tratta, cioè, del valore catastale che, a sua volta, deve essere diviso per 100 e moltiplicato per l’aliquota fissata dal Comune (come detto si parte da una base dello 0,4 per mille). Il risultato è l’imposta lorda; somma a cui è possibile applicare le detrazioni per le sole abitazioni principali, come si faceva per l’Ici. Ma anche in questo caso cambiano gli importi, e la legge ha introdotto una definizione più rigida della prima casa (è tale solo se il proprietario risulta anagraficamente residente nell’immobile); per l’Imu in cui si abita e per le relative pertinenze è prevista una detrazione fissa di 200 euro. Un importo che può essere maggiorato di 50 euro per ciascun figlio di età non superiore 26 anni, fino a un massimo di otto figli, purché dimorino abitualmente e risiedano anagraficamente nell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale dei genitori (o dell’unico genitore). L’importo complessivo della maggiorazione, al netto della detrazione di base, non può comunque superare il tetto massimo di 400 euro. La detrazione massima complessiva è, quindi, di 600 euro. Scorrendo le altre precisazioni va ricordato che se l’unità immobiliare è adibita ad abitazione principale da più soggetti passivi, la detrazione spetta a ciascuno di essi proporzionalmente alla quota di possesso. Mentre, per quanto riguarda le pertinenze, va detto che quelle che rientrano nelle detrazioni sono al massimo tre: la cantina (C2), l’autorimessa (C/6) e il posto auto (C/7), ma solo una per tipo rientra nello sgravio, anche se sono iscritte in catasto insieme all’unità abitativa. Niente esenzioni per i proprietari di case che sono ospiti di ospizi. Le case inabitabili della categoria F2 sono esenti da Imu. Infine, bisogna ricordare che il versamento dell’imposta può essere effettuato in due rate, e nella seconda potrebbe esserci il conguaglio. E la prima scadenza è fissata il 16 giugno, mentre la seconda è al 16 dicembre prossimo.
Riepilogando, ecco le scadenze IMU 2012:
· 16 giugno: acconto IMU per il 2012 sulla base delle aliquote attuali ridotte al 50%;
· 20 giugno: chiusura bilanci preventivi dei Comuni (in tali documenti saranno inglobati gli aumenti IMU di competenza delle municipalità se ci saranno);
· 30 luglio: termine per la presentazione della dichiarazione sugli immobili posseduti al 1° gennaio 2012;
· 31 luglio: termine entro il quale il governo può cambiare le aliquote basi e le detrazioni;
· 30 settembre: data entro la quale i Comuni possono approvare o modificare le aliquote IMU 2012;
· 16 dicembre: versamento saldo IMU con conguaglio.
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